In difesa delle scienze sociali in Brasile

La Società Scientifica Italiana di Sociologia, Cultura e Comunicazione esprime la propria convinta solidarietà ai colleghi della Sociedade Brasileira de Sociologia e della Associação Brasileira de Ciência Politica, nonché ai colleghi docenti di scienze sociali e di filosofia che in maniera unanime si oppongono alle dichiarazioni del governo brasiliano, miranti a ridurre e marginalizzare il ruolo delle scienze sociali e politiche nella Repubblica del Brasile. La sociologia – come ricordano i colleghi della Sociedade Brasileira de Sociologia – “è parte integrante della conoscenza scientifica, insieme ad altre aree come la fisica, la medicina, la chimica, la biologia”. La conoscenza che essa produce “è basata su fatti empirici della realtà sociale che si confrontano con teorie e concetti. In questo modo, la conoscenza sviluppata dalla sociologia utilizza metodi rigorosi per ottenere dati”.  I colleghi e le colleghe del Brasile rigettano “l’accusa infondata che la sociologia nazionale e internazionale produce ideologie” dal momento che essa offre una prospettiva più articolata ed empiricamente fondata rispetto ad analisi di senso comune.

La Società Scientifica Italiana di Sociologia, Cultura e Comunicazione osserva con preoccupazione le tendenze – presenti anche in Italia, sia nel mondo politico sia persino in quello accademico – che spingono per una progressiva marginalizzazione delle scienze sociali, accusate di essere inutili ma la cui “colpa” sarebbe quella di tenere viva la centralità del pensiero critico supportato da evidenze empiriche.

La Società Scientifica Italiana di Sociologia, Cultura e Comunicazione si pone accanto alle studiose e agli studiosi che, in tutti i campi del sapere, difendono la dignità della ricerca scientifica.

La Società Scientifica Italiana di Sociologia, Cultura e Comunicazione è infatti consapevole che il pensiero critico, il pluralismo disciplinare, l’autonomia e la libertà di tutte le scienze costituiscono fondamenti ineludibili della democrazia.

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Si unisce all’appello AssoComPol- Associazione Italiana di Comunicazione Politica