Educazione, Pace, Giustizia Sociale. Sui passi di don Lorenzo Milani – Conferenza internazionale

Nell’ambito della Conferenza internazionale “Educazione, Pace, Giustizia Sociale. Sui passi di don Lorenzo Milani” (“Education, Peace, Social Justice. In the footsteps of don Lorenzo Milani”)
che si terrà il 9 e il 10 novembre 2023 tra l’Università degli Studi di Salerno e Salerno città, sarà affidato alle parole di don Luigi Ciotti, Presidente di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, l’intervento che aprirà i lavori delle due giornate di studio dedicate all’opera del priore di Barbiana.

Don Lorenzo Milani costituisce una figura di riferimento per credenti e non credenti. Nella sua attività pastorale e di cura, fra Calenzano e Barbiana, don Lorenzo ha rappresentato una “pietra d’inciampo” per i suoi tempi e una luce di speranza che giunge fino ai nostri giorni. Innovatore nella pastorale, come testimoniato dalle sue Esperienze pastorali del 1958, egli fu anche acuto sperimentatore nella dimensione educativa, tanto da anticipare quella pedagogia della speranza studiata e proposta da Paulo Freire. Don Lorenzo Milani fu, però, anche educatore alla pace e alla non-violenza e testimoniò con la sua vita il suo modo di stare dalla parte degli ultimi, anche nel rapporto dialettico che ebbe con l’istituzione scolastica.

Il convegno internazionale di studio è organizzato dalla prof.ssa Emiliana Mangone del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno (DISPC) e “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, in collaborazione con il prof. Alfonso Amendola del Dipartimento di Scienze Aziendali-Management and Innovation Systems (DISA-MIS) e docenti di altri atenei, con il patrocinio della “Società Scientifica Italiana. Sociologia, Cultura, Comunicazione” (SISCC) e intende muoversi sulle tre prospettive centrali della riflessione e, soprattutto, dell’azione di don Lorenzo: 1) la dimensione educativa, evidente nell’intuizione della Scuola di Barbiana ma già presente nell’esperienza della Scuola Popolare di San Donato a Calenzano; 2) l’impegno per la pace, che trova il suo momento più famoso nella lettera ai cappellani militari “L’obbedienza non è più una virtù” ma che ha contraddistinto tutta la sua azione educativa; 3) la prassi pastorale, capace di anticipare il Concilio Vaticano II e, al tempo stesso, di ricongiungersi con i tanti rivoli della secolare tradizione cristiana.

COMUNICATO STAMPA

Programma Completo